“Nel territorio d’Angers il beato Màuro Abate, discepolo di san Benedétto. Alla scuola di questi fu istruito dalla sua infanzia e dei suoi progressi notevoli ne fan fede i prodigi ch’egli compì sotto un tale maestro, soprattutto col camminare a piedi sopra le acque, cosa ammirabile e dopo Piétro quasi mai più avvenuta. Man dato poi dallo stesso Benedétto in Frància, quivi, avendo costruito un celebre monastero, che governò per quarant’anni, celebre per gloria di miracoli, si riposò in pace”.
O glorioso San Mauro, che professando mai sempre l’obbedienza la più ossequiosa al vostro gran padre San Benedetto, operaste i più stupendi prodigi, ora camminando sulle acque per liberare il giovane Placido che stava per essere affogato; ora restituendo ai genitori salvo e parlante il fanciullo muto e storpiato che v’invitarono a benedire; ora ritornando alla vita quel buon sacerdote che serviva di architetto nell’edificazione del primo vostro monastero, e che caduto da luogo eminente s’era fracassato fra i sassi; ora moltiplicando nelle mani di Simplicio quel vino che doveva servire di ristoro a’ vostri compagni; impetrate a noi tutti la grazia di vivere sempre così subordinati ai legittimi nostri maggiori da meritarci la divina assistenza e le più speciali benedizioni in tutte le nostre necessità. Così sia.