Don Innocenti e i “cari amici” massoni, di Padre Torquemada
Terza puntata su don Ennio Innocenti. Il giorno dopo la pubblicazione della mia notarella su “Don Ennio Innocenti, pioniere dell’Ecumenismo a Roma” (https://www.sodalitium.biz/don-ennio-innocenti-pioniere-dellecumenismo-roma/), un nostro attento lettore ha segnalato agli amici di Sodalitium un video molto interessante che tutti voi potete vedere al seguente indirizzo:
La presentazione del video spiega sufficientemente il suo contenuto:
La “Sacra Fraternitas Aurigarum Urbis” e il “Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana” hanno organizzato il 12 marzo 2016, presso il centro congressi dell’Hotel Mediterraneo (Firenze), un confronto sul tema dell’INIZIAZIONE. Dopo l’iniziale saluto di Francesco Borgognoni (presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana) hanno parlato, sotto la moderazione dello storico Gabriele Paolini, Don Ennio Innocenti e il Prof. Mariano Bianca. Per non eccedere in lunghezza sono stati tagliati gli interventi che alcune persone del pubblico, molto interessato, hanno fatto dopo i quattro interventi dei relatori.
Aggiungiamo solo che il prof. Bianca è esponente del Grand’Oriente d’Italia (abbiamo già parlato di lui su Sodalitium trattando della rivista massonica Ars Regia alla quale collaboravano Franco Cardini e Massimo Introvigne) e che tra il pubblico era presente il Gran Maestro onorario del GOI. Paolini e Bianca sono due professori universitari.
Il lettore che avrà la pazienza di ascoltare quanto detto dai partecipanti, si accorgerà che don Innocenti non fa mistero delle sue “perplessità” sulla Massoneria, per cui non è oggetto di nostra critica quanto detto da don Innocenti, quanto piuttosto quanto non detto, e ancor più dal fatto stesso di aver partecipato ad un confronto e dialogo con quelli che lui stesso chiama i suoi “cari amici” cioè i massoni.
Qualcuno dirà: ma don Innocenti, davanti a una platea di massoni, non ha esitato a criticare, seppur con garbo, la massoneria. E noi ci chiediamo allora se i massoni siano poi tutti – per dirla alla toscana – dei ‘bischeri’. A che scopo invitare don Innocenti, se don Innocenti con la sua presenza nuocesse, e non giovasse invece, alla causa massonica?
Sì, perché non si tratta del primo incontro tra la “Sacra Fraternitas Aurigarum” del sacerdote pistoiese, e le Logge massoniche toscane.
Già due anni prima il medesimo Maestro Venerabile Francesco Borgognoni (presidente del Collegio dei Maestri Venerabili di Toscana) aveva invitato e ricevuto don Innocenti, sempre a Firenze, il 29 novembre 2014, per tenere ai Fratelli una conferenza su “La Gnosi e la modernità”:
http://www.bloogger.it/2014/11/notizie-dalloltretevere/
Che interesse hanno i fratelli massoni a dare la parola ad un sacerdote noto per le sue pubblicazioni anti-massoniche? Andrebbe chiesto a loro; certamente, il solo fatto del ‘dialogo’ e del ‘dialogo’ tra ‘amici’ – massoni o cattolici poco importa – è già di per sé stesso una vittoria dello spirito massonico. Simili incontri ripetuti, che durano almeno da alcuni anni (se non da prima) presuppongono contatti e frequentazioni che lasciano supporre che quel che possiamo vedere sia solo, come si dice, ‘la punta dell’iceberg’.
Da laggiù, Giulio Andreotti benedice.
P.S. – Qualcuno si chiederà e ci chiederà come mai tanto interesse verso un venerando e ormai anziano sacerdote (sempre di vivissima intelligenza, comunque) da parte nostra. Diremo apertamente che ciò è dovuto all’influenza e al fascino che ha esercitato e crediamo eserciti ancora su sacerdoti (e laici) del cosiddetto mondo della “tradizione cattolica”: chi ha orecchie per intendere, intenda, e rifletta.
Tweet