Catechismo Maggiore di San Pio X
Della festa di San Giuseppe sposo della SS. Vergine Patrono della Chiesa
185 D. Perché la Chiesa celebra con speciale solennità la festa di S. Giuseppe?
R. La Chiesa celebra con speciale solennità la festa di S. Giuseppe, perché egli é stato uno dei più grandi santi, sposo di Maria Vergine, padre putativo di Gesù Cristo, e fu dichiarato Patrono della Chiesa.
186 D. Che cosa vuoi dire: Giuseppe fu padre putativo di Gesù Cristo?
R. Le parole: Giuseppe fu padre putativo di Gesù Cristo, voglion dire che egli era comunemente creduto padre di Gesù Cristo, perché adempì verso di lui gli offici paterni.
187 D. Dove dimorava d’ordinario S. Giuseppe?
R. S. Giuseppe d’ordinario dimorava in Nazaret, piccola città della Galilea.
188 D. Qual’era la professione di S. Giuseppe?
R. S. Giuseppe, benché fosse della stirpe reale di David, era povero, e ridotto a guadagnarsi il vitto colla fatica delle sue mani.
189 D. Che cosa c’insegna la povertà della famiglia di Gesù Cristo?
R. La povertà della famiglia di Gesù Cristo c’insegna a distaccare il cuore dalle ricchezze, e a soffrire volentieri la povertà, se Dio ci vuole in questo stato.
190 D. A qual gloria crediamo noi, che Iddio abbia elevato S. Giuseppe nel cielo?
R. Noi crediamo che Iddio abbia elevato San Giuseppe ad un’altissima gloria, quanto è stato eminente il suo grado e la sua santità sulla terra.
191 D. Qual’è la protezione di S. Giuseppe verso i suoi devoti?
R. La protezione di S. Giuseppe verso i suoi devoti è potentissima, perché non è credibile che Gesù Cristo voglia negare alcuna grazia ad un Santo a cui in terra ha voluto esser soggetto.
192 D. Qual grazia speciale dobbiamo noi sperare dall’intercessione di S. Giuseppe?
R. La grazia speciale che noi dobbiamo sperare dall’intercessione di S. Giuseppe è quella di una buona morte, perché egli ebbe la sorte di morire tra le braccia di Gesù e di Maria.
193 D. Che cosa dobbiamo noi fare per meritarci la protezione di S. Giuseppe?
R. Per meritarci la protezione di S. Giuseppe noi dobbiamo invocarlo sovente, e imitarlo nelle sue virtù, e sopratutto nella sua umiltà e perfetta rassegnazione alla divina volontà, la quale fu sempre la regola delle sue azioni.
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