La storia della Crociata Eucaristica
Tanto tempo fa, all’inizio del 1900 ci fu un grande e santo Papa che amava molto la gioventú: il papa san Pio X. I bambini erano sempre la sua preoccupazione maggiore. Per essi preparó il testo di Dottrina Cristiana che studiamo ancora oggi e che si chiama: “Il catechismo di san Pio X”. Voleva che da quelle pagine i giovani imparassero che il disonore piú grave per un uomo é l’ignoranza religiosa e il male piú brutto sono il vizio e il peccato!
Un giorno, mentre il Papa distribuiva la Santa Comunione, un bimbo sfuggito alla vigilanza della mamma, gli si avvicinó chiedendogli con candore angelico: “Signor Papa, perché non lo dai anche a me Gesú?”. L’episodio lo commosse… “Quanti bimbi – pensava il vecchio Papa – aspettano Gesú! Diamo loro Gesú nel loro cuore quando sono ancora buoni e innocenti, prima che il peccato mortale abbia macchiato la loro anima!” Dettó allora un decreto, nel 1910, che esortava ad ammettere presto i bimbi alla Prima Comunione. Promulgandolo esclamó: “Avremo dei santi fra i fanciulli!”.
Fin dalle piú lontane regioni del mondo, accorsero i bambini, portando gigli nelle mani o vestiti spesso nei loro pittoreschi costumi. Essi venivano a rendere omaggio e a ringraziare il Papa di tanto bene che loro aveva voluto… E il Papa li benediceva commosso. E addirittura due anni più tardi, nell’aprile 1912, un pellegrinaggio del tutto inusuale si diresse verso Roma: 400 bambini di 6, 7 anni ai quali si unirono i bambini di Roma, andarono solennemente a ringraziare il Papa San Pio X di potersi comunicare così presto.
Gesù presente nell’Ostia rinnovava per bocca del Papa il comandamento solenne: “Lasciate che i bambini vengano a me!”. Poiché l’Ostia ci rende onnipotenti, il Papa incitò i bambini a partire per una Crociata molto importante, una Crociata spirituale.
Questa crociata non fu subito fondata ufficialmente. All’inizio fu vissuta da bambini santi, come Anna de Guigné, Luigi Olivares e Nellie du Dieu Saint. Presto questi bambini “mobilitati” vengono chiamati da Benedetto XV i suoi “piccoli Crociati”, la sua “giovane armata”, che presero come motto questa semplice ed eroica regola:
“PREGA, COMUNICATI, SACRIFICATI, SII APOSTOLO!”
La Crociata Eucaristica è l’armata giovanile dell’Apostolato della preghiera, che raccoglie giovanetti intorno all’altare, dove vive realmente il Cuore di Gesù.
I Crociatini secondo il loro motto “Adveniat regnum Tuum” – Venga il Tuo Regno! – desiderano diffondere il regno del Sacro Cuore, cioè portare nuove anime a Lui…
Crociata…
Viene chiamata “Crociata” in analogia alle Crociate del Medioevo, il cui scopo era liberare il sepolcro di Gesù Cristo dalla dominazione dei Turchi.
Allora i nemici di Gesú e della Chiesa erano i Turchi. Con il loro diabolico fanatismo andavano conquistando una ad una tutte le nazioni dell’Oriente distruggendo e calpestando tutto ció che sapeva di cristiano e issando la mezza luna. E arrivarono tanto oltre da impossessarsi anche della Palestina, la Terra santificata dal Signore e che contiene il suo Sacro Sepolcro. Questo era semplicemente troppo.
Allora i cattolici di tutte le nazioni, al grido di Pietro l’Eremita “Dio lo vuole!” composero un esercito, si vestirono delle loro scintillanti armi, sopra le quali incisero una grande Croce (Crociati) e sacrificando famiglia, ricchezze, comoditá, affrontando privazioni di ogni sorta, a piú ondate partirono per liberare il Santo Sepolcro di Cristo. Tra questi volontari ci fu perfino una crociata di ragazzi. Nacquero cosí le Crociate, simbolo di Fede, di entusiamo e generositá.
Oggi i nemici di Gesú sono piú che mai numerosi; pieni di odio verso Dio e la Chiesa, hanno invaso tutto e preso di mira perfino i bambini.
Gesú vuole e vuole a tutti i costi salvare gli uomini. Potrebbe in un istante convertirli tutti, ma non li convertirá senza l’aiuto di altri uomini, di voi ragazzi, di te. Diceva un giorno a Santa Caterina da Siena: “Ho bisogno del tuo aiuto per salvare gli uomini”. E la Madonna ai tre pastorelli di Fatima: “Pregate, pregate molto! Offrite sacrifici, perché molte anime vanno all’inferno perché non c’é nessuno che si sacrifichi per loro”.
Non vi pare dunque che sia necessaria un’altra crociata di cuori generosi, di volontari che vogliono aiutare Gesú a salvare gli uomini?
Questa Crociata esiste giá, é la Crociata Eucaristica. Tutti i cristiani sono soldati di Cristo, ma i Crociati vogliono essere il corpo scelto, i volontari che piú da vicino seguono il loro Re, i cuori intrepidi e generosi di cui Egli si possa fidare.
A somiglianza dei Crociati che volevano liberare il Santo Sepolcro, i Crociati dell’Eucarestia cercano di liberare le anime, che per disgrazia sono schiave del peccato, per farle ritornare templi vivi dello Spirito Santo.
…Eucaristica
La crociata si chiama “Eucaristica” perché il Re dei crociati è il Cuore Santissimo di Gesù, che vive e palpita nella SS. Eucarestia. Al servizio di questo divino Re d’Amore, i piccoli Crociati pongono le loro armi per estendere sempre più il Suo regno. Perciò si chiamano anche i Crociati del Sacro Cuore.
La crociata si chiama “Eucaristica” perché nella vita del Crociato tutto gravita intorno alla Santa Eucarestia. Infatti i quattro punti fondamentali espressi dal motto dei Crociati: PREGA, COMUNICATI, SACRIFICATI, SII APOSTOLO, si rifanno tutti all’Eucarestia…
L’Eucarestia è l’anima della preghiera dei Crociati. Tramite la Comunione e l’offerta della giornata essi trasformeranno ogni loro azione in preghiera. Prega!
L’Eucarestia li unirà a Dio nella Santa Comunione. Il Tabernacolo è il luogo dove Gesù dà udienza ai suoi amici. Egli dice infatti : “Colui che mangia la mia carne, rimane in me ed io in lui.” (Giov. VI, 58). Comunicati!
L’Eucarestia sarà l’anima dei loro sacrifici. La Messa è il rinnovamento del Sacrificio del Calvario. Di fronte alla croce, alle difficoltà, alle prove, la prima reazione del Crociato è dire: “Gesù, ve lo offro” con amore e con gioia, senza rassegnazione e tristezza. Sacrificati!
L’Eucarestia è l’anima del loro Apostolato. In essa i Crociati trovano la forza e l’entusiasmo necessari per fare del bene al prossimo, per portare gli uomini a Gesù. Sii apostolo!
IN BREVE…
– Il Re della Crociata Eucaristica: Gesú nell’Ostia Santa
– La Crociata Eucaristica: armata scelta dell’Apostolato della Preghiera composta da paggi, crociati e cavalieri
– Lo scopo del Crociato: guadagnare anime a Gesú
– Le armi dei Crociati: preghiera, Comunione, sacrificio, apostolato
– I nemici del Crociato: il demonio, il, mondo, il peccato
– La regola in breve: PREGA, COMUNICATI, SACRIFICATI, SII APOSTOLO!
– Il motto: Venga il tuo Regno!
– Lo specchio del Crociato: il Tesoro
I gradi e gli impegni
I Crociati sono divisi in diversi gradi (come in ogni esercito). Vi entrano come Paggi; dopo un primo periodo di prova, passano Crociati per diventare, infine, Cavalieri. Questi tre gradi impegnano a mantenere delle Promesse diverse.
Le armi del Crociato
I Crociati sono dei veri e propri soldati di un esercito spirituale comandato dal loro Capitano Gesú e quindi, come ogni soldato che si rispetti, hanno a disposizione delle armi (spirituali).
Le loro armi sono:
– LA PREGHIERA APOSTOLICA, ossia l’offerta giornaliera al Cuore di Gesù con la quale ogni azione e ogni sofferenza si trasforma in preghiera per la salvezza delle anime.
OFFERTA DELLA GIORNATA:
Cuore divino di Gesù, io vi offro, per mezzo del Cuor Immacolato di Maria, le preghiere, le azioni, le sofferenze di questa giornata, in riparazione delle nostre offese e secondo tutte le intenzioni per le quali vi immolate continuamente sugli altari.
Ve le offro in particolare per la Chiesa e per avere dei santi sacerdoti. Ve le offro anche per le intenzioni di questo mese dell’Apostolato della Preghiera.
– LA COMUNIONE APOSTOLICA FREQUENTE, offerta al Signore per la diffusione del suo regno d’amore.
– I SACRIFICI APOSTOLICI, che formano il Tesoro del S. Cuore (Tesoro della Crociata) e sono fioretti spirituali offerti per il medesimo fine.
– L’AZIONE APOSTOLICA A FAVORE DEI PROPRI COMPAGNI, specialmente nel propagare tra loro la devozione al S. Cuore.
Il Tesoro
Il Tesoro da compilare la sera prima di dormire, sarà come il termometro della nostra vita di Crociato, come lo specchio nel quale si rifletterà l’anima del Crociato: il Tesoro farà parte del suo momento di coricarsi. Per andare in cielo, non basta, infatti, evitare il male ma bisogna anche fare il bene. Con il Tesoro, noi segneremo ogni giorno gli atti buoni che, con la grazia di Dio, avremo fatto per amore di Gesù che si dà a noi nell’Ostia.
Con la Crociata, noi diventiamo soldati e abbiamo, quindi, il dovere di lottare. Dobbiamo correggere i nostri difetti e acquistare le virtù di Gesú.
Ma non lo si può fare tutto in un colpo: bisogna salire poco a poco, gradino dopo gradino, come su una scala. Scegliamo dunque una virtù da praticare o un difetto sul quale vogliamo impegnarci specialmente: il nostro difetto principale.
Ricordiamocene nella preghiera del mattino, parliamone a Gesù nel ringraziamento dopo ogni Comunione. Infine, esaminiamoci con cura su questo punto una o due volte al giorno.
Le Regole del Crociato:
1. Il Crociato è soldato d’elezione di Nostro Signore Gesù Cristo, e difende i colori della Madonna, la Santa Vergine Maria.
2. Il Crociato è creato per lodare, onorare e servire Dio e, così facendo, salvarsi l’anima.
3. Il Crociato vuole innanzitutto convertire il proprio cuore.
4. Il Crociato, con la sua preghiera, le sue comunioni riparatrici, i suoi sacrifici, il suo apostolato vuole, per mezzo della grazia, salvare l’anima sua e dei suoi fratelli.
5. Il Crociato deve nutrire un grande amore per la Chiesa, la Verità, la santa virtù della Purezza e il suo dovere di stato quotidiano.
6. Il Crociato conserva nel suo cuore un vero spirito di Preghiera, di Povertà e di Penitenza.
7. Il Crociato rifiuta la via larga e vuole camminare sulla via regale della Croce.
8. Il Crociato fugge lo spirito mondano e le occasioni prossime del peccato.
9. Il Crociato non lascia commettere davanti a sé né empietà, né impurità, né crudeltà o danneggiamenti; rispetta gli altri e si comporta bene in ogni circostanza.
10. Il Crociato è dolce per ricondurre le anime a Dio, forte per vincere se stesso, umile, magnanimo e leale. Nella sua vita, sarà cortese, distinto, fervente e fedele.