Le ragazzine della Crociata Eucaristica vi augurano una buona e Santa festa di Pentecoste, e vi propongono una meditazione speciale per questo giorno e delle preghiere per la Comunione spirituale.
Festa della Pentecoste
Meditazione
I – Gli apostoli si sono ritirati nel Cenacolo, e nel raccoglimento e nella preghiera aspettano il compimento delle divine promesse: «Se io andrò a prepararvi un posto, aveva detto il Salvatore, tornerò a riprendervi, perché anche voi siate dove io sono; ma prima pregherò il Padre mio di mandarvi un altro consolatore che sarà sempre con voi, lo Spirito di verità, che il mondo non può ricevere». Ed ecco che dieci giorni dopo l’ascensione, le volte del Cenacolo tremano per l’impeto d’un soffio veemente, e v’entra un gran fascio di luce smagliante che si divide in tante lingue di fuoco, le quali si posano sul capo di ciascun apostolo.
Considera gli alti significati che racchiude il mistero di questo giorno!
Gli apostoli, raccolti, silenziosi, lungi dal mondo e uniti alla Vergine santa, pregano con fede, chiedendo lo Spirito consolatore promesso ; e le loro preghiere, certo presentate a Dio dagli angeli, sono esaudite ; di più, si trovano tutti nel Cenacolo, immagine della Chiesa universale, ove tutti i discepoli di Gesù Cristo debbono trovarsi riuniti nella professione d’una medesima fede, nel culto d’un medesimo Dio, e nell’osservanza d’una medesima legge, se vogliono ricevere i doni dello Spirito divino ! – «Un gran rumore, quasi d’un vento impetuoso, che viene dal cielo» a un tratto li scuote. Così lo Spirito Santo discende nelle anime, per mezzo di celesti ispirazioni; sono talora bagliori vivaci e subitanei che rivelano qualche verità di fede, tal altra sono scintille che risvegliano nel cuore fervidi desideri di virtù. E queste ispirazioni non vengono a tempi fissi, ma quando piace al Signore, quali puri effetti della sua misericordia; vengono dal cielo «perché, dice san Giacomo, ogni dono eccellente ed ogni dono perfetto viene dall’alto e discende dal Padre dei lumi»; e producono in noi effetti salutari: donano cioè e conservano all’anima la grazia, temperano in essa gli ardori delle passioni, la purificano da ogni macchia, la spingono a fuggire il peccato e a praticare la virtù. Così discende lo Spirito divino, quasi vento forte e fecondo, che spiri dal cielo su poveri giardini bruciati e disseccati da ardore maligno, rinvigorendone gli alberi mezzi morti, e dando loro forza di produrre nuovi fiori e nuovi frutti!
«E questo vento riempì tutta la casa».
Lo Spirito Santo discese cioè sugli apostoli con tutta l’abbondanza dei suoi doni, e ciò in virtù del sangue di Gesù Cristo che aveva aperte sull’umanità le sorgenti tutte del cielo, dalle quali pioveva sulla terra un effluvio tale di grazie da renderla feconda di ogni bene. E cosi lo Spirito Santo scende nelle anime rendendosene assoluto padrone, e tutte riempiendole di sé nella memoria, nell’intelletto, nella volontà, nel cuore, di modo che esse si trovano ricche di grazie e di virtù.
«E si videro come lingue di fuoco, che, essendosi divise, si posarono su ciascuno di essi». Lo Spirito Santo discende dal cielo in forma di fuoco a dimostrare che, come il fuoco materiale purifica, illumina, brucia, sale in alto, a tutto si appiglia, si comunica, si effonde, e tutto in sé trasforma ciò che trova, così egli purifica le anime, cambiando in oro quanto in esse v’ha di vile o rugginoso, le illumina facendo loro conoscere le verità della fede, le accende di divina carità, le innalza dalla terra al cielo, e colla comunicazione dei doni suoi le unisce intimamente a sé in dolce legame d’amore! e questo fuoco misterioso apparisce in forma di lingue, a indicare che gli apostoli, non solo debbono ardere nel cuore di divina carità, ma pubblicare colla parola piena di ardore celeste la legge di grazia e la gloria di Gesù Crocifisso.
Medita la misteriosa discesa dallo Spirito consolatore; unisciti alla Vergine e ai discepoli che pregano raccolti nel Cenacolo, e invoca la sua venuta nell’anima tua.
II – Considera quanto tu abbia bisogno dello Spirito Santo, e come tu possa riceverlo nel tuo cuore. L’effusione dello Spirito Santo è tanto necessaria alla salvezza dell’anima, quanto l’applicazione del sangue e dei meriti di Gesù Cristo.
«Il fine dell’uomo, che è di veder Dio e di possederlo eternamente, supera le forze della natura, dice san Tommaso, e la forza della ragione non può farcelo ottenere, se ad essa non viene a congiungersi l’impulso dello spirito di Dio». Ne abbiamo dunque assoluto bisogno, poiché senza di esso non possediamo che alcuni principi di vita cristiana e soprannaturale. Gesù è il divino architetto che forma dell’anima nostra un tempio, dopo di averla purificata col suo sangue prezioso; ma lo Spirito Santo viene poi a consacrarla, imprimendovi il suggello del suo carattere, l’unzione del suo amore, la luce dei suoi doni.
Noi abbiamo bisogno dello Spirito Santo, perché l’anima nostra ha fame di verità, perché essa deve santificarsi, perché deve vincere molte battaglie per raggiungere il fine suo supremo. E lo Spirito Santo, riempiendoci di luce, c’insegna ogni verità, toglie da noi ogni errore, ci disinganna sulle false massime che ci pervertirebbero, e ci fa conoscere tutto ciò che la carne ed il sangue non rivelano, tutto ciò che spaventa la natura, che umilia, che mortifica, ma che pure è verità salutare e necessaria. Lo Spirito Santo, unendosi a noi, distrugge tutto ciò che trova non solo di colpevole ma d’imperfetto, di terrestre, di troppo umano nei nostri pensieri, nei nostri desideri, nelle nostre parole, nelle nostre opere, dando ad esse per fine e per regola soltanto ciò che è retto ed edificante; ed in tal modo l’anima si santifica. Lo Spirito Santo, finalmente, rendendoci capaci di tutto fare e di tutto sopportare per Iddio, da’ all’anima la forza di vincere sé stessa e i suoi spirituali nemici.
E come discende in noi questo Spirito di verità, di santità e di forza? Nei sacramenti: nel Battesimo esso ci da’ il germe delle virtù soprannaturali e la grazia deve poi svolgere, quando sarà giunta l’ora della nostra libera cooperazione; nella Cresima egli effonde su di noi l’abbondanza dei suoi doni e perfeziona la nostra generazione spirituale. Viene in noi anche nell’Eucarestia, perché se, a rigore di termini, essa è il sacramento della carne e del sangue di Gesù Cristo, noi sappiamo però che ove è Gesù, havvi pure il suo Spirito. Ed infatti, prendendo possesso del nostro cuore, Gesù Cristo compie a nostro riguardo la promessa da lui fatta ai suoi apostoli: «lo vi manderà il Paracleto»; egli lo spira in noi; e non è torse questo soffio patente che ha fatto e fa delle anime amanti dell’Eucarestia le anime più grandi, più nobili, più feconde in opere d’intelligenza, di forza, e soprattutto in opere di amore e di sacrificio? Di più, lo Spirito Santo discende sempre, ad ogni istante, colle sue aspirazioni celesti ad illuminare, fortificare, abbellire coi suoi doni le anime dei giusti!
Lo riceveremo dunque anche noi se colle nostre infedeltà non metteremo ostacolo alla sua ineffabile missione. Metti l’anima tua in pace, calma l’agitazione dei pensieri vani e dei vani desideri, se vuoi ricevere lo spirito di Dio: puoi chiamarlo in te, ed egli verrà! Invocalo nella tentazione, nell’angoscia, nel dubbio; quando, involto nelle tenebre o sedotto dal miraggio delle creature, il tuo spirito incerto va in cerca della verità e ha bisogno di luce, poiché egli è sapienza, scienza ed intelligenza: Spiritus sapientiae, scientiae et intellectus. Invocalo prima di prendere qualche decisione importante nella tua vita; prima di compiere qualche azione che possa impegnar gravemente la tua coscienza, poiché egli è il supremo consiglio: Spiritus consilii. Invocalo quando senti venir meno nel tuo cuore l’amore di Dio, o quando desideri amarlo con più ardore, poi ch’egli è pietà: Spiritus pietatis. Invocalo quando l’inferno ti assedia, quando il mondo ti perseguita, quando le passioni ti tormentano, quando il dolore ti opprime, perché egli è forza e consolazione: Spiritus fortitudinis; Spiritus paraclitus. Invocalo sempre, aspetta con attenzione, con vigilanza con rispetto la sua venuta; e non sia mai che, dopo averlo chiamato, tu l’abbia a contristare e ad allontanare de te colle tue colpe: Nolite Spiritum Sanctum Dei.
Considera gli effetti dello Spirito Santo negli apostoli, e quali debbano essere i frutti della sua venuta nell’anima tua.
«E furono tutti ripieni di Spirito Santo» e, O prodigio! quegli uomini ignoranti, che poc’anzi fraintendevano la dottrina del loro Maestro, posseggono adesso in massimo grado la scienza delle più sublimi verità; quegli uomini deboli e timidi fino alla viltà, che si erano fino allora nascosti per tema d’essere compromessi nelle dolorose vicende della passione del Salvatore, si fanno ora innanzi sicuri e pubblicano intrepidi dinnanzi al popolo e ai tribunali la loro fede, il loro amore per Gesù Cristo; quegli uomini, poc’anzi gretti e sconosciuti, adesso son pronti al sacrificio della vita! Perché? Lo Spirito Santo, disceso dal cielo, ha recato nell’anima loro la carità, la più bella e la più grande delle virtù; la carità che è il vincolo della perfezione e fissa l’anima in Dio; la carità che sussisterà ancora in eterno, quando la fede finirà dinanzi alla rivelazione, quando la speranza non avrà più ragione di esistere, mancando del suo oggetto! Ora lo Spirito Santo, amore sostanziale del Padre e del Figlio, venendo nei nostri cuori, anche in essi diffonde la sua carità, ed è questo anzi il frutto principale della sua visita celeste. Ma questa carità, il primo e il più grande dei nostri doveri, vive ardente in noi, oppure è languida e morente? «Amerai il tuo Signore Dio, dice Gesù Cristo, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua, con tutte le forze del tuo spirito, sopra ogni cosa; e il prossimo tuo come te stesso per amor di Dio». – Ecco la legge d’amore che lo Spirito Santo viene ad imprimere nelle anime, come già l’antica legge del timore data sul Sinai, veniva scolpita sulle tavole di pietra. – Esamina te stesso, e vedi che nel tuo cuore alberghi la vera carità.
Tu pensi sempre alle persone che ti sono care, volentieri parli in loro lode, con premura adempi la loro volontà, e ti senti pronto a fare per il loro bene qualsiasi sacrificio, fin quello della vita; per il Signore, invece, trovi forse a malapena un istante nella tua giornata; forse ti stanca parlare di lui; forse adempi con mala voglia le sue leggi, spesso anzi ad esse preferisci il tuo capriccio; e forse a lui rifiuti piccolissimi sacrifici. Oh! se fosse così non ameresti il tuo Dio o l’ameresti ben poco! E a riguardo del prossimo, sai dare tutto te stesso al povero, all’afflitto, all’infermo, ai diseredati della terra; sai dare della luce da te ricevuta, agli ignoranti, ai dubbiosi; sai piangere alle altrui sventure; oppure vivi solo occupato di te stesso, in un freddo ed inerte egoismo? Se lo Spirito Santo non ha diffuso in te la sua carità, vuol dire che nel tuo cuore vi sono ostacoli non tolti, legami non rotti: pregalo a darti forza di tutto vincere, e “a creare in te le sante attività delle opere di amore: Emitte spiritum tuum et creabuntur”
«E gli apostoli cominciarono a parlare vari linguaggi, secondo lo Spirito Santo dava ad essi di favellare: Coeperunt loqui».
Non erano muti prima della discesa del Paraclito, ma non sapevano far uso della parola: avevano taciuto quando si trattava di render testimonianza al divino Maestro calunniato e condannato ingiustamente; e avevano parlato fuor di proposito, male interpretando la dottrina del Salvatore: adesso lo Spirito Santo dà loro il coraggio e la scienza della parola! Ammira questo prodigio, insieme a tutti gli altri che si compiono in questo giorno, e invoca per te un piccolo raggio di questa luce divina: la grazia cioè di ben servirti della tua lingua. Lo spirito Santo sopprime, dov’egli dimora, le parole oziose, vane, imprudenti, menzognere e colpevoli: e tu chiedigli per prima cosa, di saper tacere. Chiedigli poi il coraggio e la scienza della parola, quando si tratti di difendere e professare la tua fede, d’imporre silenzio a chi voglia indurti al male, di esercitare i pietosi uffici della carità; affinché in tutti i tempi, in tutti i luoghi, in ogni occasione e con tutti, le tue parole siano informate alla verità e alla giustizia. Finalmente, se vuoi oggi disporti alla venuta dello Spirito Santo, e riceverlo coll’abbondanza dei suoi frutti, rivolgiti a Maria prega con lei, metti il tuo cuore nel suo, e dille ch’ella chieda per te le grazie che il divin Paraclito sparge nelle anime in chi discende. Oh! Se la voce potente e soave della Vergine lo chiamerà per te, si ripeterà nella vita tua il miracolo della pentecoste! E intelletto, scienza, sapienza, forza, consiglio, pietà, timor di Dio, tutti i doni dello Spirito Santo ti verranno copiosamente comunicati per l’intercessione di Maria!
Comunione spirituale:
PREPARAZIONE
Pietoso mio Gesù, umilmente prostrato ai tuoi santissimi piedi, imploro soccorso dalla tua bontà infinita, che tanto si compiace comunicare sé stesso. Vorrei accostarmi a quel sacro altare, su cui sono discese ardenti fiamme di celeste amore, ad accendere i cuori degli uomini; vengo col desiderio per riscaldarmi anch’io a questo fuoco divino che purifica le anime, le solleva dalla terra al cielo e tutte le rinnova! O Gesù, concedimi tal grazia altrimenti sempre più mi abbasso verso la terra e mi sento infermo: concedimela per l’amore con cui mi chiami alla tua mensa! Adamo era debole terra, senza vita e senza moto prima che tu gli spirassi in volto l’alito, facendolo anima vivente; deh! Spira nell’anima mia il tuo soffio di vita, ed il mio cuore purificato si farà sollecito d’ogni opera buona!
Le navi corrono sul mare velocemente al porto, quando nelle loro vele spira favorevole il vento: e l’anima mia anch’essa è una navicella che s’incammina al porto di salute; ma ha bisogno d’un soffio potente, per andare veloce alla meta! Tu, Gesù, mandasti ai tuoi discepoli quest’alito di eterna vita; concedilo oggi anche a me, che umilmente te ne supplico. Vieni dunque, fuoco di celeste amore, vieni, fiamma che sempre ardi ed accendi i tuoi eletti, vieni colla tua grazia poiché non posso riceverti nella Santa Comunione; Tu devi ridurre in cenere ogni mia superbia e vanità; Tu devi essere l’unica mia consolazione! Vieni in me e formati del mio cuore un tempio. Tu che rendesti un giorno feconde le sterili acque, discendi in me coi tuoi sette doni preziosi, feconda il mio cuore che tutto confida in te! Purificalo da ogni ombra d’amor proprio, consuma in esso ogni terreno affetto, fallo degno di ricevere le tue grazie! Te ne supplico ardentemente e fa che presto io possa cibarmi del Pane degli angeli, del cibo dei forti, del mio Gesù!
RINGRAZIAMENTO:
Dolce mio Gesù, tu mi colmasti d’ineffabile gaudio, e il mio spirito esulta in Te, mio Salvatore! Come darti, mio buon Gesù, almeno un debole compenso per tanti tuoi benefici? Non ho che questo mio povero cuore; accettalo, mio buon Gesù, benché misero, ma fai che lo Spirito Santo lo purifichi, affinché sia meno indegno dei tuoi purissimi sguardi. Dolce mio Gesù, dopo la discesa dello Spirito Santo, gli apostoli uscirono dal Cenacolo trasformati. Erano prima deboli e paurose creature, e divennero leoni spiranti fiamme: furono capaci di far tremare i potenti, di confondere i filosofi, di espellere le eresie e gli errori, ovunque facendo trionfare la fede in Cristo! Deh! Fa’ che anch’io, ricevuto lo Spirito divino, divenga forte contro gl’inganni del nemico infernale, che in ogni luogo e ad ogni passo tenta farmi cadere nei suoi perfidi lacci! Se avrò nel cuore la virtù dello Spirito Santo, “non avrò timore del popolo innumerevole che mi circonda”; anzi, quando mi verranno incontro: “inseguirò i miei nemici e li raggiungerò, e non tornerò indietro finché non siano vinti”.
Fino ad ora, lo riconosco, sono stato debole e fragile, schiavo spesso delle mie passioni; ma i doni dello Spirito consolatore mi daranno, spero, la forza di rompere tutti i vincoli del peccato e della terra! Come Eliseo riuscì a passar le acque del Giordano, camminando sul mantello di Elia, così io confido di vincere le tempeste della vita mediante la tua grazia, o mio Gesù; ma tu dimora per sempre col tuo Spirito divino in questo mio cuore, benché piccolo e vile; dirigimi colla tua sapienza ; illuminami della luce del tuo intelletto governami col tuo consiglio ; fortificami della tua fortezza ; insegnami la tua scienza ; riempi il cuore della tua pietà , e mortifica la mia carne col tuo santo timore. E così, se per l’addietro la mia tiepidezza fu cagione di scandalo al mio prossimo, d’ora innanzi: – conosca il mondo che io amo il Padre, e come il Padre mi prescrisse, così faccio – ( Giov. , XIV ,31)
Preghiera di sant’Agostino
O divino amore, o sacro legame, che unisci il Padre al Figlio, Spirito onnipotente, fedele consolatore degli afflitti, penetra nel profondo abisso del mio cuore, e fai brillare in esso la tua splendida luce. Spandi la tua dolce rugiada su questa terra deserta, e fai che cessi la sua lunga aridità, invia i celesti strali del tuo amore fino al santuario dell’anima mia, affinché penetrando in essa, vi accendano fiamme ardenti, atte a consumare tutte le sue debolezze, tutte le sue negligenze, tutte le sue miserie! Vieni, dolce consolatore d’ogni pena. Rifugio d’ogni debolezza, medico d’ogni infermità! Vieni, tu che purifichi le anime da ogni macchia, e sai porre un balsamo salutare sulle loro ferite; vieni, forza di chi sta per cadere, appoggio e sostegno del caduto: vieni; glorificatore degli umili e vincitore dei superbi; vieni, Padre dei derelitti, conforto dei miseri, tesoro di coloro che sono nell’indigenza! Vieni, stella dei naviganti, porto sicuro di coloro che hanno fatto naufragio; vieni, luce dei viventi e salute di coloro che stanno per morire; vieni, ed abbi pietà di me! Rendi l’anima mia semplice, docile e fedele, e porgi benevolo ascolto alla mia povera preghiera, acciocché la mia meschinità trovi grazia dinanzi alla tua infinita grandezza, la mia impotenza dinanzi alla tua forza, le mie offese dinanzi alla moltitudine delle tue misericordie. Per Gesù Cristo mio Signore e mio Salvatore! Così sia
Invocazioni allo Spirito Santo