Olimpiadi: la gravissima offesa fatta a Dio

Estratto dell’omelia tenuta domenica 28 luglio 2024 da don Francesco Ricossa nella chiesa di Albarea (FE):

“(…) Per quel che riguarda la messa odierna, prima di parlare delle letture della messa odierna, una parola per quel che riguarda un avvenimento di cui avete certamente sentito parlare. Non è né la prima volta, e purtroppo temo non sarà neppure l’ultima, che ci sono delle clamorose bestemmie pubbliche nei confronti di Nostro Signore Gesù Cristo e della Sua Chiesa, soprattutto di Nostro Signore, di Dio, come è successo alla inaugurazione delle Olimpiadi.
E in questa occasione gli occupanti delle sedi episcopali in Francia straordinariamente hanno detto qualcosa, hanno manifestato la loro contrarietà, un tempo sarebbe stato evidente, ma oggi non lo è, e anche qualche personalità politica italiana.
Ma, a meno che mi sia sfuggito qualcosa da quello che ho sentito, le motivazioni che adducono sia gli uni che gli altri sono delle motivazioni vere, ma del tutto insufficienti.
Si protesta cioè perché con queste rappresentazioni sacrileghe e oscene si offenderebbero i cristiani e al massimo il cristianesimo. E questo è verissimo, si offende il cristianesimo e si offendono i cristiani: i cristiani che hanno cuore e amano Gesù Cristo non possono che essere offesi nel vederlo offeso.
Ma si dimentica di dire in maniera esplicita che il primo offeso è Gesù Cristo in persona, che il primo offeso è Dio, la Maestà Divina. Sarebbe come dire che se viene offeso un Capo di Stato si dicesse che sono rimasti offesi i suoi cittadini: certamente i cittadini sono offesi, ma la prima persona a essere offesa è il Capo di Stato.
Molto di più per quello che riguarda Iddio. Perché questo atteggiamento? Perché viene detto che la bestemmia, soprattutto pubblica, offende il cristiano, offende le persone e non Dio? È perché Dio è quasi considerato come l’opinione personale di noi cristiani e non come qualche cosa di oggettivo, che si impone a tutti e che quindi deve essere riconosciuto come tale da tutti e non può essere bestemmiato, offeso e calpestato da nessuno. Altrimenti, in questo modo la bestemmia sarebbe qualcosa di riprovevole allo stesso modo se diretta nei confronti di Gesù Cristo come se diretta nei confronti di qualunque altra divinità vera o falsa, in questo caso falsa o rappresentante di altre religioni; ovverosia ci sarebbe sempre qualcuno che sarebbe offeso nella sua personale credenza. Mentre invece non è la nostra personale credenza, non è la nostra personale opinione che conta ma è la realtà, è l’offesa fatta a Dio, non solo e non tanto da una persona individua ma addirittura in maniera pubblica dalle pubbliche autorità. Ne sono i responsabili  il Comitato Olimpico, il governo francese, immagino, sono loro i responsabili quindi qui a un livello pubblico e quindi particolarmente grave.
Ecco Dio viene sempre messo al secondo posto – se ancora è al secondo posto – addirittura non è nominato mentre invece rimane l’uomo, è l’uomo che è stato offeso, sono degli uomini che sono stati offesi… No, è prima di tutto Iddio che è stato offeso.

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